Condizionatori e Coronavirus: 5 domande all’esperto per fare chiarezza
L’arrivo del Coronavirus in Italia ha portato tanta informazione e altrettanta disinformazione. Si è detto tutto e il contrario di tutto, è stato fatto allarmismo e negazionismo, insomma il COVID nel nostro paese ha generato allarme e tanta confusione.
Tra le tante notizie infondate sulla trasmissione del virus, tutt’ora circola la teoria che i condizionatori d’aria potrebbero essere un veicolo per la diffusione del virus, per fare chiarezza su questo argomento abbiamo intervistato Danilo Battistoni di Emilia Impianti, azienda che da oltre 20 anni si occupa della vendita di condizionatori Mitsubishi a Modena e Reggio Emilia, ecco le 5 domande e risposte per fare chiarezza.
Il condizionatore può trasmettere il Coronavirus?
Ad oggi, nonostante studi e ricerche, non c’è alcun riscontro scientifico nella trasmissione del virus attraverso il condizionatore d’aria. Tra i primi a dare l’allarme su una potenziale trasmissione del coronavirus dagli impianti di climatizzazione è stata la virologa Ilaria Capua, che in un’intervista a Radio Rai 2 e riportata da Il Messaggero, ma questa informazione non ha avuto nessun riscontro dai test scientifici che successivamente sono stati realizzati.
Quindi possiamo ritenere sicuro l’utilizzo del condizionatore?
Dobbiamo fare distinzione tra ambienti domestici e ambienti commerciali. Il condizionatore che abbiamo a casa si limita a fare circolare l’aria interna, raffreddandola, deumidificandola e filtrandola da polveri e agenti inquinanti. Se nella nostra abitazione non ci sono contagiati, non c’è presenza di virus, di conseguenza non c’è nessun rischio di trasmissione.
Discorso leggermente diverso per quanto riguarda gli ambienti di lavoro, nonostante i comitati scientifici abbiano confermato che l’utilizzo del condizionatore non è un fattore di trasmissione del virus, quando si parla di ambienti molto affollati è sempre meglio rivolgersi all’azienda che ha prodotto o progettato l’impianto in modo da mettere in atto le opportune precauzioni.
Per mantenere salubre la qualità dell’aria, quali accorgimenti bisogna adottare?
Per i condizionatori domestici è sufficiente la manutenzione ordinaria dell’impianto, questa prevede la pulizia e il lavaggio dei filtri e dei comparti interni degli split. A prescindere dal Coronavirus, la manutenzione del condizionatore andrebbe fatta tutti gli anni, così come previsto dal libretto di uso e manutenzione della macchina. In questo periodo molte aziende come la nostra, oltre alla pulizia del condizionatore stanno effettuando anche un trattamento di sanificazione, questo per dare maggiore sicurezza ai consumatori.
Per i condizionatori installati in ambienti industriali è consigliata una manutenzione straordinaria, anche più volte all’anno. Si interviene sulla sanificazione e disinfezione non solo dei filtri, ma anche delle batterie di scambio e nei casi di usura, si provvede alla sostituzione.
E’ importante mantenere ventilati gli ambienti, come farlo?
E’ fondamentale. L’Istituto Superiore di Sanità ha dichiarato che un adeguato ricambio d’aria negli ambienti chiusi (sia domestici che commerciali) è di grande aiuto per mantenere l’aria nell’ambiente salubre.
Possiamo ventilare gli ambienti in due modi: se non abbiamo sistemi di ventilazione meccanica, possiamo ventilare le stanze aprendo le finestre più volta al giorno, in modo da creare un ricircolo dell’aria. Il secondo modo è con un climatizzatore o un sistema di ventilazione meccanica controllata, questi permettono di rinnovare l’aria in modo meccanico, tramite immissione forzata di aria dall’esterno verso l’interno.
Pulizia e Sanificazione del condizionatore, quali sono le differenze?
La sanificazione viene fatta tramite prodotti appositi, che hanno appunto lo scopo di eliminare muffe e batteri potenzialmente pericolosi. La classica pulizia si limita a rimuovere lo sporco dai filtri dell’aria, ma va ricordato che la maggior parte dei batteri si annida nel vano batterie e solo un tecnico certificato F-GAS può eseguire un’accurata pulizia e sanificazione dell’impianto, in quanto è necessario accedere alle parti interne del climatizzatore.