Antonio Sidibè e i suoi dipinti olio e spray su tela
Oggi su scuolatwain.it andiamo a parlare dell’artista Antonio Sidibè
La biografia di Antonio Sidibè
Nato nel 1986 a Firenze, attualmente vive e lavora a Viareggio; dopo il diploma in lingue europee si è laureato all’Accademia di Belle Arti di Carrara.
Nel 2010 espone le sue opere personali a Pietrasanta nella mostra intitolata “Black&White”; da allora ha esposto in numerose collettive in Italia e all’estero. Nel 2011 partecipa alla biennale di Venezia, da lì continua la sua carriera partecipando a numerose mostre ed eventi, fino a quando, nel 2013 si guadagna, a pieno titolo il secondo posto a il “Premio Opera – Lavoro in corso – Tra utopia e realtà” a Ravenna; prende, inoltre, parte alla mostra “A Matilde” da un’idea di O.Galliani.
Artista molto attivo e dinamico, si sta, di diritto, guadagnando un posto assolutamente di prestigio tra gli artisti contemporanei più apprezzati.
I dipinti di Antonio Sidibè
I dipinti di Sidibè (visionabili sul sito web di Art Sail) sono di fortissimo impatto emotivo, quasi impalpabili e molto, molto espressivi. Le linee e i contorni, spesso sfuocati, quasi fossero avvolti in una nube di incertezza, lasciano immaginare i dettagli senza perdere mai di intensità.
Nei dipinti realizzati ad spray su tela Antonio Sidibè riesce a trasmettere tutta la forza del soggetto dipinto pur non soffermandosi mai sui dettagli che diventano confusi ed eterei.
I soggetti maggiormente dipinti sono femminili o scorci di vita quotidiana che l’artista “ruba” in um modo davvero magistrale. Di ispirazione moderna ed attuale, i volti dipinti dall’artista sono illuminati dalle luci artificiali e impersonali degli oggetti moderni di uso quotidiano. Prevalgono i bianchi e neri e i colori tenui, la penombra e le luci serale sono decisamente quelle predilette dall’artista
perfetta espressione dello stile unico di Antonio Sidibè è l’opera dal titolo “passanti”; dipinto nel 2013, questo olio su tela ritrae una scena apparentemente e contestualmente piuttosto banale. La tecnica e i colori utilizzati, però, donano alla scena un phatos del tutto particolare e di forte impatto, le linee sfocate conferiscono all’intero dipinto, una connotazione eterea e quasi surreale. Un’ambientazione del tutto anonima, quindi, diventa immediatamente affascinante e magnetica, tanto da spingere chi la guarda a soffermarvisi a lungo, cercando di carpirne particolari e segreti. In senso più generico, dunque, Sidibè è in grado, utilizzando pochissimi colori e tratti indefiniti, di raccontare una vera e propria storia nel quale l’osservatore è perfettamente in grado di identificarsi e di perdersi.
Ad uno sguardo sfuggente, di primo impatto, i dipinti di Sidibè sembrano essere fotografie, tanta è l’attenzione che l’artista pone sull’effetto di “movimento sfocato”, lo stupore che consegue nel prendere atto del fatto che si tratta di olio su tela, aumenta in modo esponenziale l’empatia che chi guarda i dipinti prova, istintivamente, nei confronti del soggetto stesso.
La tecnica dell’olio e spray su tela
Per enfatizzare in modo ancora più forte l’effetto vagamente etereo delle sue opere Sidibè, in alcune sue opere, sceglie di utilizzare due tecniche combinate, olio su tela e spary.
La combinazione di queste due tecniche aumenta in modo esponenziale l’atmosfera indefinita ed etere tipica del pittore. L’uso dello sprau, infatti, elimina quasi totalmente i contorni delle figure, rendendole confuse e indefinite, quasi fossero in fase di smolecolizzazione. La grande forza dell’artista sta nel fatto di riuscire a donare, comunque, alle figure espressioni e tratti specifici e comprensibili in maniera assoluta; dimostrazione del fatto che non necessariamente linee nette e definite aggiungono espressività ai volti dipinti. Lo spray, senza ombra di dubbio, risulta essere molto efficace nel dipingere luci e ombre, rendendoli immediatamente realistici e d’impatto.
I giochi di luce, con la combinazione delle diverse tecniche rende estremamente armonioso il risultato finale, donando ai dipinti quel sapore romantico e malinconico tipico della stragrande maggioranza dei dipinti di Sidibè.
L’effetto “fumoso” tipico di questa particolarissima tecnica, fa in modo che il fascino del dipinto, a prescindere dal soggetto, sia un fascino antico, senza tempo; anche quando il soggetto è di ispirazione prettamente moderna, il risultato finale assumerà il trasporto e l’atmosfera tipici delle vecchie foto; quasi a voler “usurare” i suoi soggetti il gioco, assolutamente geniale del pittore sta nel fatto di togliere il fattore tempo alle sue opere, rendendole allo stesso tempo, antiche e attuali, il tempo,il periodo storico, diventano immediatamente particolari trascurabili, lasciando spazio all’empatia e al trasporto.
Un volto di donna, con trucco evidentemente moderno o illuminata dalla luce di uno schermo, riesce a risultare espressiva, affascinante e malinconica esattamente come la vecchia foto, un po’ sfocata, dei nonni che teniamo in un cassetto.