Quali sono le principali tecniche per stuccare una parete nel modo corretto
Il modo migliore per far acquistare personalità e/o dare una rinfrescata ad un ambiente è sicuramente stuccare le pareti. Questa procedura non è difficile in modo particolare ma richiede delle attenzioni per avere la certezza di ottenere un ottimo risultato.
Perche decidere di stuccare le pareti?
Stuccare le pareti è un procedimento fondamentale e indispensabile nel caso in cui i muri siano rovinati in seguito alla formazione di fessure o piccoli buchi dovuti dalla affissione di quadri, o anche per coprire danni causati dalla rimozione della carta da parati. Per fare ciò è consigliabile rivolgersi ad un esperto ma non indispensabile, esistono infatti dei piccoli accorgimenti per svolgere anche da soli al meglio questo compito ed ottenere il migliore dei risultati con pareti lisce e del tutto ripristinate. Per gli appassionati queste sono delle vere e proprie opportunità per mettersi alla prova, sperimentare nuove tecniche e creare qualcosa di unico ed interessante.
È dimostrato infatti che i piccoli lavoretti di bricolage e l’arte del decoro della propria casa sono un vero e proprio tocca sana per la salute psicofisica: migliorano l’autostima grazie al raggiungimento di un obiettivo, migliorano lo stato di salute delle ossa e della muscolatura a causa di tutte le energia utilizzate, stimolano la coordinazione delle mani attivando connessioni cerebrali e permettano di risparmiare in modo concreto molto denaro.
Infatti il bricolage non è altro che un insieme di piccoli lavori e riparazioni effettuati manualmente per hobby o per divertimento.
Stuccare casa non è quindi solo un’occasione per rinfrescare una parete ma anche per divertirsi e svolgere della sana attività fisica. Come si suol dire, un modo per “unire l’utile al dilettevole” e nel mentre andare a sistemare piccoli funzionamenti dei sistemi, come abbiamo visto nel precedente articolo sul rifacimente dell’impianto idraulico.
Esistono varie tecniche su come stuccare nel modo corretto una parete ed è opportuno scegliere in base al tipo di lavoro che dovrà essere svolto. La scelta dipende dal materiale della parete, dal tipo di stucco che si decide di utilizzare e dal luogo in cui è posta la parete. Infatti le tecniche sono diverse se si decide di lavorare su una superficie posta all’interno o all’esterno, di conseguenza soggetta agli agenti atmosferici e alle intemperie. Vediamo insieme quale tecnica prediligere in ogni caso.
Vari tipi di stucco
Prima di mettersi all’ora si deve ovviamente scegliere il mezzo di lavoro più efficace: lo stucco.
Quest’ultimo è molto utile per varie lavorazioni, in particolar modo per la riparazione di pareti interne. Lo stucco è un prodotto a base di gesso, mentre invece quello a base di stucco puro prende il nome di scagliola. La scagliola non è adatta alle riparazioni di casa, infatti è principalmente utilizzata per le opere edilizie. I due prodotti principali a base di gesso e maggiormente lavorabili sono gli stucchi in pasta e in polvere. I primi sono praticamente già pronti all’uso poiché già miscelati; ai secondi invece deve essere aggiunta una precisa quantità di acqua.
Queste due tipologie sono indicate per riparare crepe e fori grazie alla loro elasticità e alla capacità adesiva.
Cosa è necessario per stuccare una parete interna?
Tutti i materiali sono facilmente reperibili, anche recandosi in una ferramenta ben assortita è possibile procurarsi tutto il necessario per mettersi all’opera. Ecco l’indispensabile per stuccare una parete posta all’interno:
– un telo o un lenzuolo da posizionare a terra per ridurre al minimo la possibilità di sporcare superfici e pavimenti;
– le spatole, l’elemento principale per maneggiare lo stucco;
– la carta vetrata per acciaio;
– un diffusore, il cui compito sarà spruzzare l’acqua;
– una spatola americana.
Come stuccare una parete interna
Le spatole e il diffusore serviranno a ripulire le crepe o i fori che si vogliono riparare e ad impedire che lo stucco aderisca sulla polvere. Munirsi anche di una spugna umida e di un comune detergente per la casa.
La spatola americana invece sarà lo strumento con cui si preleverà ed applicherà lo stucco sulla superficie interessata. Una volta che lo stucco sarà asciugato e quindi secco sarà necessario carteggiarlo con l’aiuto della carta vetrata per acciaio affinché si possa ottenere un risultato liscio e uniforme.
La velocità di essiccazione dello stucco è solitamente indicata sulla confezione, possiamo dire però che si aggira tra le 24 e le 48h.
Errori da non fare
Anche in questo caso, come in tutte le lavorazioni, ci sono dei piccoli accorgimenti per evitare che il proprio lavoro e impegno sia vano. Gli errori più comuni sono:
– pensare che tutte le fessure possano essere riparate. Per le crepe di profondità superiore a 8 mm è preferibile utilizzare una malta a base di calce e cemento poiché lo stucco non garantirà un risultato omogeneo;
– non aspettare che lo stucco sia completamente seccato prima di iniziare a grattare;
– non porre sufficiente attenzione alla fase preliminare di rimozione di polvere e residui. Questo procedimento aumenterà l’aderenza del prodotto garantendo una presa ottimale. Alla fine sarà sufficiente risciacquare con acqua calda e attendere che si asciughi completamente;
– non consultare la scheda tecnica del prodotto, nelle note dell’azienda sono riportati infatti i consigli d’uso il cui scopo è cercare di chiarire ogni tipo di perplessità;
– non tenere in considerazione la temperatura dell’ambiente, essa è una delle variabili che incidono particolarmente sulla buona riuscita di una stuccatura. La temperatura inficia sui tempi di presa e sulla lavorabilità dello stucco. Infatti non è possibile utilizzare il prodotto al di sotto del 5°, mentre per temperature più elevate è preferibile optare per uno stucco con tempi di presa più estesi;
– non miscelare correttamente le quantità di acqua e polvere. Il risultato ideale ha una consistenza abbastanza cremosa e compatta da non scivolare giù dalla spatola. Una consistenza troppo liquida renderebbe la lavorazione pressoché impossibile. Per ovviamente a questo problema è possibile acquistare dello stucco già miscelato;
– applicare la seconda mano senza attendere che la prima sia adeguatamente asciutta;
– non prediligere lo stucco in polvere per crepe superiori ai 3 mm, questo perché lo stucco in polvere può essere preparato in base alle proprie necessità e si ritira meno rispetto allo stucco già pronto.
Come stuccare una parete in cartongesso
Anche per questa tipologia di superficie valgono, per grandi linee, le indicazioni di cui abbiamo parlato prima. Non cambia la lavorazione ma solo il tipo di materiale da utilizzare.
In ogni caso la scelta migliore è affidarsi all’esperienza del proprio rivenditore e scegliere i prodotti in polvere più adatti. Inoltre, per evitare la formazione di spaccature fra le lastre, è molto comune applicare una rete portaintonaco ed applicare in seguito l’intonaco anche tra le lastre di cartongesso.
Come stuccare una parete esterna
Per le pareti esterne si deve prestare un po’ di attenzione in più. Essendo gli stucchi ottenuti tramite la cottura e la polverizzazione del gesso sono anche naturalmente idrofobi, di conseguenza soggetti all’umidità.
Proprio per questa ragione è possibile che le pareti stuccate soggette agli agenti atmosferici potrebbero deperire più velocemente di quelle interne, facendo emergere nuovamente la crepa che era stata coperta in precedenza.
Il problema può essere portato ai minimi termini utilizzando pitture impermeabile come quelle in quarzo, un altro accorgimento è non prediligere uno stucco a base di gesso ma uno a base di calce.
L’ultimo consiglio è quello di carteggiare con molta attenzione per scongiurare la presenza di creste e avvallamenti prima di stuccare la parete. Per fare la prova del nove basterà avvicinare una fonte di luce parallelamente alla superficie per ottenere la cosiddetta “luce radente”. In questo modo verranno evidenziate eventuali imperfezioni. Questo accorgimento è molto utile poiché una volta applicata la pittura i difetti risulteranno più evidenti e sarà molto più difficile modificarli o nasconderli.
Come scegliere la pittura da applicare sopra lo stucco
Se si ha il desiderio di passare uno strato di pittura al di sopra dello stucco si devono tenere in considerazione diversi punti.
Ecco i principali:
– ovviamente il colore della pittura deve essere compatibile con quello desiderato;
– il composto deve possedere un’elasticità sufficientemente alta per potersi adeguare agli sbalzi di temperatura;
– per ridurre al minimo gli interventi di manutenzione e pulizia sarà sufficiente selezionare una pittura capace di resistere allo sporco e alla comparsi di muffe.
Si può rivestire una parete stuccata con la carta da parati?
Certo, anzi le pareti intonacate rappresentano la base ideata per la carta da parati grazie alla loro forma liscia, pulita e capace di sostenere l’adesivo. Gli intonaci ruvidi al contrario possono causare problemi al momento della stesura della carta da parati portando addirittura alla rottura. Il risultato visivo finale sarà lontano da quello desiderato e la superficie sarà maggiormente predisposta a fori, danni o lacerazioni.