Quando fare la visita senologica? Il parere degli esperti
Il seno di una donna deve essere sempre sotto controllo, essendo uno degli organi più delicati e misteriosi. La visita senologica, in particolare, si svolge per le diagnosi precoci dei tumori ed è importante non sottovalutarla.
Un primo passo importante alla scoperta di possibili patologie mammarie, includendo anche il controllo dei linfonodi e cavità ascellari. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere su questa visita.
Quando fare la visita al seno
Il seno è un mondo misterioso e sempre in fase di studio da parte degli scienziati, che anno dopo anno scoprono particolarità interessanti atte anche a contrastare determinate patologie.
Le particolarità che contraddistinguono questa parte del corpo femminile sono tantissime, così come la sua forma e la sua grandezza. Ci si fanno molte domande per capire cosa significa quando il seno sinistro è più grande del destro o del perché ci siano donne con la prima misura e altre con la quarta.
Tuttavia tutte le donne sono chiamate ad eseguire una visita senologica almeno una volta all’anno, anche se non ci sono sintomi o problematiche. Ovviamente, in caso di segni di possibile presenza di tumore è consigliato consultare immediatamente il proprio medico di fiducia e ricorrere quanto prima alla visita.
La visita al seno può essere richiesta come controllo oppure per verificare:
- Presenza di noduli che sono stati individuati durante l’autopalpazione
- Infiammazione della mammella
- Secrezioni con presenza di sangue
- Pelle del seno con inspessimenti
- Retrazione del capezzolo o aspetto differente dal solito
- Dolore inconsueto.
Che cosa si fa durante la visita senologica
Quando una donna si reca alla visita senologica incontra lo specialista che raccoglierà tutte le informazioni personali, storia familiare e anamnesi così da avere un quadro generale delle situazione.
Sarà opportuno evidenziare le seguenti informazioni:
- Se in famiglia ci sono stati episodi di tumore al seno
- Se ci sono già state delle gravidanze e allattamento al seno
- A quale età è comparso il primo ciclo mestruale
- Ritmo del ciclo mestruale e menopausa
- Terapie o malattie in corso
- Stile di vita
- Esami diagnostici del seno precedenti
Si passa alla seconda fase della visita con ispezioni dei due seni da ogni prospettiva, valutazione della morfologia, dimensione delle ghiandole mammarie e palpazione per verificare anomalie o nodularità. In alcuni casi il medico potrebbe chiedere di integrare la visita con altri esami, al fine di approfondire in caso di noduli piccoli o malformazioni non riscontrabili sul momento.
Ci sono altri esami da fare dopo la visita al seno?
Eventuali altri esami richiesti sono la mammografia, l’agobiopsia e l’ecografia mammaria. La mammografia è l’esame primario che serve ad individuare tutte quelle anomalie che l’esperto non può trovare come noduli piccoli, microcalcificazioni e distorsioni.
È consigliato svolgerla una volta all’anno come controllo, dai 40 anni di età in poi. L’ecografia mammaria è di norma indicata per le giovani pazienti, così da poter individuare possibili malformazioni o lesioni nodulari: dopo i 40 anni viene eseguita insieme alla mammografia.
In ogni caso, il controllo al seno è doveroso come prevenzione una volta all’anno rivolgendosi a soli specialisti del settore.